È uscito in libreria il nuovo libro del giornalista e sociologo udinese Marco Orioles intitolato “Il mio vicino è Bangla. Tutto quello che c’è da sapere sull’immigrazione a Udine”, un saggio che ripercorre, attraverso i dati statistici e le memorie di un osservatore come Orioles attivo da trent’anni nel campo degli studi sulle migrazioni, la storia della grande trasformazione sociale sperimentata dal capoluogo friulano a seguito degli incessanti flussi migratori che l’hanno interessata a partire dagli anni Novanta del secolo scorso.
Punto di partenza dell’analisi di Orioles è il 1990, anno in cui a Udine risiedevano appena 645 cittadini stranieri, pari ad un irrilevante 0,6% della popolazione. Da quel momento si innesca però un processo di crescita che ha portato la presenza straniera in città a crescere di ben il 2000% in trent’anni, raggiungendo le attuali 14 mila unità circa, con un rapporto tra i stranieri e italiani pari ad uno ogni sette abitanti, uno dei più alti in regione.
Passando in rassegna i dati statistici delle fonti ufficiali, Orioles descrive l’odierno quadro della presenza straniera a Udine, composta da ben 138 nazionalità diverse, metà delle quali però con radici europee. Nel libro c’è anche un capitolo sul caso di Borgo Stazione, il quartiere multietnico dove i residenti non italiani sono ben il 36% del totale e dove sorgono numerosi negozi etnici e una moschea, oggetto di un altro capitolo del libro.
Prima opera mai dedicate all’immigrazione nel perimetro urbano di Udine, ‘Il mio vicino è Bangla” sarà presentato venerdì 19 maggio alle 17:30 presso la sede Udinese della CISL di via Teobaldo Ciconi 16.